Lo scorso 5 marzo, il Cinema Barberini di Roma ha fatto da cornice a un evento unico per i fan romani di Steven Wilson. Nella raffinata Sala 5, con le sue eleganti poltrone verde acqua, è stato proiettato The Overview, il film che ha accompagnato l’ascolto integrale del nuovo, omonimo progetto musicale dell’artista inglese. Un’esperienza esclusiva e immersiva, in attesa dell’uscita ufficiale dell’album, prevista per il 14 marzo nei negozi e sulle principali piattaforme digitali.
L’organizzazione dell’evento è stata lunga e complessa. Cristina Negri e tutti noi del fan club Steven Wilson Italia abbiamo unito le forze per realizzare tutto al meglio. Un’impresa resa possibile grazie alla collaborazione del Cinema Barberini, della Virgin e di Discoteca Laziale, che ha contribuito alla vendita dei biglietti. I fan hanno risposto con entusiasmo: e-ticket esauriti in poche ore (al secondo giro, addirittura pochi minuti!) e un’attesa che cresceva di settimana in settimana.

Ma veniamo alla serata … Già nel pomeriggio di mercoledì, l’area antistante il cinema Barberini ha iniziato a riempirsi di fan provenienti dai posti più disparati. C’era chi sfoggiava magliette dei Porcupine Tree, chi teneva in mano vinili o cd da far autografare, chi faceva due chiacchiere con sconosciuti per scambiare opinioni. L’emozione era palpabile sul volto di chiunque.
Attenzione non leggere questo paragrafo: contiene spoiler …
Quando le porte del cinema si sono aperte, la folla ha riempito la sala in pochissimi minuti. Tra gli ospiti c’è c’era anche Miles Skarin, il regista di The Overview.
Non potendo spoilerare troppo, possiamo dirvi che sia l’album che il film sono stati molto apprezzati dai fan e dai giornalisti presenti. Ricordiamo che The Overview è un viaggio attraverso l’immensità dello spazio, raccontato da Steven e accompagnato dalla voce di Rotem, sua moglie, che descrive in modo didascalico le suggestive immagini di galassie lontane.
Sequenze ipnotiche che hanno espresso alla perfezione il concept del disco, ossia l’Overview Effect (se vi siete persi cos’è esattamente, leggete il nostro articolo a riguardo). Un lavoro emblematico, a volte oscuro, ma che lascia una possibile interpretazione positiva nella scena finale del film, con la piccola piantina che cresce su un piano desolato. Un omaggio a “Wall•E” della Pixar? Forse. Ma sicuramente un simbolo di rinascita.
Alla fine della proiezione, l’appaluso per il film si è unito a quello per l’ingresso sul palco di Steven.

Le prime domande del Q&A sono arrivate da Luca, poi il microfono è passato agli spettatori. Si è parlato dell’album, del suo processo creativo, ma anche di temi più ampi, come l’evoluzione del progressive rock, il futuro della musica, il modo in cui l’intelligenza artificiale sta cambiando il rapporto tra artista e ascoltatori. Steven, come sempre, si è mostrato disponibile e profondo.
Quando le luci si sono accese, il pubblico è rimasto ancora qualche minuto in sala, quasi a voler prolungare l’esperienza, mentre qualcuno è corso a stringere la mano a Steven e a strappargli al volo una firma sui dischi. L’evento è stato un successo sotto ogni punto di vista. Chi era presente porterà a lungo con sé il ricordo di questo viaggio tra suoni e immagini. Steven Wilson ha ancora una volta dimostrato di essere un artista fuori dal comune, capace di trasformare ogni sua creazione in un’esperienza intensa ed edificante.

Foto di Anna Maria Parente, tranne due (realizzate dall’organizzazione).